Anche le startup potranno utilizzare il supercalcolatore Leonardo di Bologna?



Lo scorso 24 novembre 2022 è stato inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il supercomputer Leonardo. Leonardo è il 4° supercomputer più potente al mondo ed è ospitato e gestito da CINECA. Leonardo è ospitato nel nuovo data center, situato nel Tecnopolo di Bologna. Leonardo è in una fase di “preparazione” per la piena entrata in funzione, prevista per il prossimo mese di marzo 2023. Leonardo è aperto a progetti di sperimentazione anche di aziende private. Basta farne richiesta.
Principali caratteristiche del supercomputer Leonardo
Leonardo è una macchina che possiede in totale 5.000 nodi, di cui 3.500 sono del modulo Booster (il modulo accelerato, cioè quello che ha la massima potenza). Poi c’è un altro modulo, che deve essere ancora installato, che ha circa 1.500 nodi. Il modulo Booster, che è stato installato ad ottobre 2022, ha una potenza di calcolo pari a 240 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Facciamo un esempio per capire tutta questa potenza: immaginate di far compiere ad ogni abitante della Terra (8 miliardi di persone) una operazione al secondo lungo un intero anno, il numero di queste operazioni compiute da 8 miliardi di persone Leonardo lo fa in un secondo. Leonardo ha bisogno di essere ospitato in un ambiente adatto alle sue esigenze. Il data center ha un’area di circa 700 metri quadri di dimensione (poco meno di due campi da basket), e ha un’altezza di circa 4 metri. Questa stanza è stata progettata senza pilastri intermedi, quindi è una stanza enorme. Il pavimento, invece, è stato progettato per sostenere il peso di 155 rack (degli armadi che contengono il cuore computazionale di Leonardo). Per essere precisi 155 rack corrispondono a 340 tonnellate di peso, cioè a circa 5.000 persone. Leonardo è una macchina estremamente complessa, è costituita da circa 9 file di rack (ogni fila è formata da più o meno 10 rack). Ogni armadio (rack), può contenere fino a 32 schede, e ogni scheda corrisponde ad un nodo di Leonardo. Questi nodi devono essere raffreddati (un pò come accade su un normale PC, che viene raffraddato grazie ad una ventolina ). Per raffreddare Leonardo si utilizza l’acqua temperata: attraverso un sistema entra acqua a 35/37° Celsius, e poi dopo essersi riscaldata assorbendo calore ai nodi della macchina, esce ad una temperatura di 45° Celsius.
Qual è l’utilità del supercomputer Leonardo? A cosa serve la sua enorme potenza?
Innanzitutto, per capire cos’è un supercalcolatore come Leonardo e quali sfide scientifiche può affrontare, dobbiamo immaginarlo come un’infrastruttura di ricerca, dove i ricercatori vanno per fare gli esperimenti scientifici. Leonardo è un pò come il CERN, solo che gli esperimenti dei ricercatori qui sono in silico, cioè sono fatti al computer. Il vantaggio di Leonardo è che tutti i ricercatori, di qualsiasi ambito scientifico, possono fare degli esperimenti (dal settore meteo alla medicina, anche alla Fisica delle alte energie, all’astrofisica, ecc…). In altre parole, Leonardo è pensato per soddisfare le esigenze di tutti i campi disciplinari. Il supercalcolatore Leonardo contribuirà, ad esempio, alla mitigazione e alla gestione dei rischi dovuti a eventi naturali estremi: alluvioni improvvise, ondate di calore ma anche simulazioni di tsunami, i quali possono nascere a seguito di un terremoto o di eventi vulcanici. Leonardo ci aiuterà anche a combattere le nuove pandemie, epidemie ed agenti patogeni.
Per utilizzare Leonardo?
Per avanzare progetti di ricerca con l’utilizzo di Leonardo le imprese interessate possono seguire le indicazioni contenute nel sito ufficiale di Leonardo https://leonardo-supercomputer.cineca.eu/ oppure possono rivolgersi alla sede di Pescara dell’incubatore The Hive