Decreto Cura Italia, Startup e PMI innovative in campo per accelerare lo smart working della PA



Decreto Cura Italia, Startup e PMI innovative in campo per accelerare lo smart working della PA.
E’ quanto ha stabilito il Governo con l’ultimo Decreto Legge “Cura Italia” ed in particolare l’art. 75 Acquisti per lo sviluppo di sistemi informativi per la diffusione del lavoro agile e di servizi in rete per l’accesso di cittadini e imprese.
Cosa prevede l’art. 75
Nel dettaglio l’art. 75 introduce fino al 31 dicembre 2020 un processo facilitato per tutte le pubbliche amministrazioni per acquisire beni e servizi digitali, con particolare riferimento a servizi che operano in cloud, come ad esempio servizi di hosting, ma anche applicazioni, servizi che permettono il telelavoro, o servizi diretti al cittadino e alle imprese.
Procedura semplificata senza bando di gara
Gli Enti della Pubblica Amministrazione potranno acquistare questi beni e servizi con una procedura negoziata ma senza bando di gara e in deroga ad ogni disposizione di legge, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia.
Obbligatorio invitare una startup o pmi innovativa
Le principali condizioni sono che il fornitore dei servizi venga selezionato tra almeno quattro operatori economici, di cui una startup innovativa o una piccola e media impresa innovativa; gli acquisti di beni e servizi riguardino progetti coerenti con il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e debbano essere integrati (quando possibile) con le piattaforme abilitanti come Spid, pagoPA o Anpr.