Italia ultima in Europa per Capitale Umano in competenze digitali



L’Italia è ultima nella classifica europea riguardante il capitale umano in competenze digitali. Il non invidiabile risultato è scritto nero su bianco nel rapporto europeo DESI 2020. DESI 2020 registra in Europa l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società. Il rapporto prende in considerazioni i dati dell’anno 2019. Considerando anche gli altri indicatori, oltre al capitale umano, l’Italia risulta in 25° posizione su 28 Stati membri dell’UE, davanti solo a Romania, Grecia e Bulgaria. I top performer risultano essere i paesi nordici, Finlandia, Svezia e Danimarca. Spagna e Germania ottengono un punteggio sopra la media europea, mentre la Francia è in linea. Il suddetto primato negativo è stato evidenziato dal Presidente dell’incubatore certificato di startup innovative The Hive Pescara, Giorgio Di Rocco, durante la sua relazione sull’attività 2020 in occasione dei saluti di fine anno.
L’indice Capitale Umano
La dimensione “Capitale umano”, ovvero quella che riguarda le competenze digitali, ottiene un punteggio molto basso nella ricerca, tanto da portare l’Italia a collocarsi all’ultimo posto nell’Ue. Infatti, dai dati riferiti al 2019, solo il 42% delle persone (tra i 16 e i 74 anni) possiede almeno competenze digitali di base (58% in Ue, 70% Germania); la percentuale di specialisti ICT occupati è solo del 2,8% (3,9% in Ue e in Germania); solo l’1% dei laureati italiani è in possesso di una laurea in discipline ICT, il dato più basso nell’UE (3,6% in Ue, 4,7% in Germania).
Al basso livello di competenze digitali ne consegue un altrettanto basso “Uso dei servizi Internet”. In questa dimensione, l’Italia risulta al 26° posto e il gap con il resto dell’Ue è particolarmente evidente: il 17% delle persone non ha mai utilizzato Internet (9% in Ue, 5% in Germania); solo il 48% utilizza servizi bancari online (66% in Ue e in Germania); lettura di notizie online, shopping online, vendita online sono attività particolarmente poco diffuse.
La connettività
La dimensione “Connettività” è invece in linea con la media Ue, infatti l’Italia si posiziona al 17° posto. Tra il 2018 e il 2019 la percentuale delle famiglie che ha accesso alla banda ultra-larga è salita dal 9% al 13% (26% in Ue, 21% in Germania). In termini di preparazione al 5G, l’Italia è ben al di sopra della media (60% vs 20% in Ue e 67% in Germania).
La Digitalizzazione delle imprese
Nella dimensione “Integrazione delle tecnologie digitali”, ovvero quella che riguarda la digitalizzazione nelle imprese, l’Italia si pone ben al di sotto la media Ue, al 22° posto su 28 paesi. Le imprese italiane presentano ritardi soprattutto nel commercio online: solo il 10% delle PMI italiane vende online (18% in Ue, 17% in Germania); il 6% effettua vendite transfrontaliere in altri paesi dell’UE (8% in Ue, 10% in Germania); sul totale del fatturato delle PMI, solo l’8% è realizzato online (11% nell’UE, 10% in Germania).
Servizi pubblici digitali
Infine, per la dimensione “Servizi pubblici digitali”, l’Italia si colloca al 19° posto, al di sotto della media Ue. La bassa posizione è dovuta allo scarso livello di interazione online tra le autorità pubbliche e il pubblico in generale: solo il 32% degli utenti italiani online usufruisce attivamente dei servizi di e-government (67% in Ue, 49% in Germania).